Continua la sua lotta contro i femminicidi Ilaria Cucchi, che accusa la passività della commissione parlamentare.
Le cronache sono sommerse ogni giorno di notizie su brutali omicidi che vedono come vittime migliaia di donne. Donne uccise dai propri mariti, ex compagni o fidanzati, per il semplice motivo di essersi ribellate alle angherie subite da tempo. A parlare su questo tema è proprio la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi.
In Italia è emergenza femminicidi
Tra i nomi più noti tra le storie dei femminicidi in Italia, ci sono senza dubbio quello della 17enne Michelle Causo, uccisa nel quartiere di Primavalle, e quello di Giulia Tramontano, ammazzata al settimo mese di gravidanza proprio dal suo compagno.
Oggi le cronache parlano di un nuovo caso che ha coinvolto una donna che aveva lasciato il suo compagno dopo numerose violenze subite. Ma è stato proprio il suo uomo a diventare il suo assassino, dopo che la vittima aveva trovato il coraggio di denunciarlo.
A ribadirlo è stata la senatrice Ilaria Cucchi, dichiarando: “Anche oggi siamo costretti a commentare l’ennesimo femminicidio. Ormai una strage quotidiana, una mattanza senza fine”.
Ilaria Cucchi: “Scarsa consapevolezza della politica”
“Le donne denunciano ma poi vengono lasciate sole. Il femminicidio rappresenta un’emergenza sociale che non può, e non deve, più essere ignorata”, chiosa la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi, in riferimento all’ultima cronaca di oggi.
I dati del dipartimento di Pubblica sicurezza, nel periodo che va dal 1° gennaio al 25 giugno 2023 – in Italia si sono registrati 157 omicidi: “57 sono di donne, di cui 47 uccise in ambito familiare/affettivo, di queste, 27 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner”, precisa la senatrice.
Ma la politica italiana cosa fa davanti a questo genocidio di massa? “Mentre le donne continuano a morire la commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, varata cinque mesi fa, è ancora ferma in attesa della nomina del presidente. Una cosa assurda che dimostra una scarsa consapevolezza da parte della politica”, conclude Cucchi.